27 gennaio: per non dimenticare

gennaio 28, 2013 by  
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Celebrare il giorno della memoria.

di Tiziana Mazzaglia

Giorno della memoria, 27 gennaio. Ricorrente ogni anno, occasione in cui riflettere e custodire il ricordo della nostra storia. Comprendere il significato di termini come, antisemitismo, pregiudizio, discriminazione, olocausto, riflettere sui limiti della follia umana!
La narrativa e il cinema offrono una ricca bibliografia di titoli. Dai più letti come il “Diario” di Anna Franca e i testi di Primo Levi, “L’amico ritrovato” di Uhlman, il romanzo, “Un sacchetto di biglie” di J. Joffo. Quest’ ultimo è stato scritto dall’autore in tarda età, ricordando il passato e immergendosi nei ricordi, ancora vivi, con la semplicità del ragazzino che era quando li aveva vissuti. Un testo scritto da un vecchio bambino di dieci anni. I ricordi dei giochi con gli amici nelle strade del paesino, luoghi che aveva visto cospargersi di morte. Il negozio del padre, teatro di momenti tragici e dove, poco per volta aveva compreso il sui destino, che era ormai il destino dell’umanità del suo tempo. (Segue Allegato)

Allegato_27gennaiomemoria

Editto di Costantino o ancora Editto di Milano

gennaio 23, 2013 by  
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313 d.C. ANNO DI TOLLERANZA.

2013 ANNO DI PACE!

di Tiziana Mazzaglia

Nel 313 d.C. a Milano, l’imperatore Costantino proclamava l’Editto di tolleranza o Rescritto di tolleranza verso qualsiasi fede, detto poi anche Editto di Costantino o ancora Editto di Milano. Un anniversario importante da celebrare nel rispetto verso tutte le religioni, dopo così tanti secoli sembra assurdo parlare ancora di intolleranza, di caste e di persecuzioni, seppur non esplicite, implicite. (Segue_ vedi Allegato_1)

Allegato_1_costantino

L’Europa, il Potere locale e l’autonomia possibile

gennaio 22, 2013 by  
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Missione di monitoraggio in Italia del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa per verificare il rispetto da parte italiana dei principi della Carta Europea delle Autonomie locali.

di Nicola Assini, Massimo Balducci

Dal 2 novembre è in corso una missione in Italia di monitoraggio da parte del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa per verificare il rispetto da parte italiana dei principi della Carta Europea delle Autonomie locali. Il team di monitoraggio è formato da Knud Andersen (Paesi Bassi), Marina Bespalova (Federazione Russa) e Christopher Himsworth, costituzionalista scozzese.

La Carta Europea dell’Autonomia Locale è stata ratificata dall’ Italia con la legge 439 del 31 dicembre 1989, pubblicata nella GURI del 22 febbraio del 1990 ed entrata in vigore nel marzo del 1990. La ratifica della Carta Europea dell’Autonomia Locale ha dato il via  alla stagione delle riforme degli anni 90, a partire dalla L. 142/90, legge che è stata approvata per garantire la conformità della legislazione italiana con gli standard della carta. (Segue – Allegato 1 ).
Allegato _1_Articolo Balducci_Assini 

Allegato_2_balducci_Curriculum

Allegato_3_intervista Pittella_Europa

 

Il prof. Giovanni Cordini sul dopo “Rio + 20″, nella sua qualità di delegato dell’ICEF

gennaio 12, 2013 by  
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Rio de Janeiro ha ospitato ancora una volta, a distanza di 20 anni,

la Conferenza sullo sviluppo sostenibile organizzata dalle Nazioni Unite.

Un incontro che ha coinvolto la comunità internazionale per valutare quali questioni ambientali si sono effettivamente realizzate rispetto al lontano 1992, dove per la prima volta sorse la consapevolezza che qualcosa va cambiata e che prioritariamente l’agenda dell’ONU deve acquisire per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente e quindi, delle generazioni future.
In merito non va dimenticato che il bilancio di emissioni di anidride carbonica (Co2)  nel 2011 si è chiuso con un aumento del 3,2%, contando una produzione record di combustione fossile di circa 31,6 miliardi di tonnellate, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia.
Il prof. Giovanni Cordini*, ha partecipato come delegato dell’ICEF (International Court of the Environment Foundation) e nell’occasione ha elaborato per la nostra rivista un articolo sulla sua magnifica esperienza. (Allegato _1_ARTICOLO RIO+20).
Esso è molto interessante perché si sofferma proprio sulle conferenze mondiali dell’ONU effettuando alcune considerazioni critiche circa i risultati degli ultimi vertici mondiali.
A tal proposito va ricordato che per superare questo stato di paralisi il WWF  in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, e qualche giorno prima dell’inizio della Conferenza Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile “Rio+20″, lanciò la campagna “RiutilizziAMO l’Italia” per innescare un movimento culturale e sociale in grado di avviare  il più grande progetto di recupero e riqualificazione del territorio italiano.
In merito l’organizzazione si è rivolta direttamente ai cittadini chiedendo di interagire direttamente “segnalando on line le aree dismesse o degradate e proponendo come riconvertirle”, in una sorta di “riuso ambientale e sociale” che permetterebbe di evitare un ulteriore consumo di suolo (in Italia negli ultimi 50 anni, da stime fatte, sono stati persi  33 ettari al giorno di territorio naturale),  di perdita di biodiversità, di risorse naturali, di spazi per la collettività e l’economia locale.
Va anche detto che sono in molti a chiedersi c’è ancora speranza che qualcosa di buono e concreto si faccia? Bisogna, sperare sempre perché come si sa l’ultima a morire è la speranza. Al punto in cui siamo, secondo queste realtà e secondo molti dei presenti alla conferenza hanno esplicitato il proprio pensiero, come il prof. Giovanni Cordini ed hanno evidenziato che sulle ceneri di un meeting di 3 giorni è ancora possibile costruire un futuro diverso e di collaborazione se davvero si prende coscienza della realtà. Come è noto, ormai, a tutti il quadro politico è impantanato nella crisi economica” e nelle questioni diplomatiche tra “paesi industrializzati e in via di sviluppo” ancora, allo stato ancora, forse, è possibile togliere importanza ai politici ed ai burocrati, e far partire davvero il cambiamento dal basso.
Un risultato di Rio+20 lo ha ottenuto e cioè ha unito puntini sparpagliati in tutto il mondo, una “Rete” che vent’anni fa non esisteva e che una volta presa consapevolezza può essere in grado di dettare un’agenda migliore anche dopo Rio. L’unico problema è il tempo: la conferenza è finita ma le lancette dell’orologio continua a girare inesorabilmente indipendentemente dalla volontà e dalle speranze degli uomini. Un orologio il cui ticchettio fa impazzire ed accentua l’ansia e la disperazione a chiunque ha lo stomaco vuoto.
Allegato _1_ARTICOLO “RIO+20″, prof. Giovanni Cordini

*Prof. Giovanni Cordini
Ordinario di Diritto Pubblico Comparato e di Diritto dell’Ambiente.
Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali; Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze Sociali, Università di Pavia.
Consigliere Scientifico della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Milano e dell’ICEF (International Court of the Environment Foundation), Roma Università di Pavia – Strada Nuova, 65 – 27100 PAVIA – I Tel. 0382-33955 Fax 0382-984435
Email: giovanni.cordini@unipv.it

 

 

Quando la poesia tocca il cuore

gennaio 10, 2013 by  
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E’ stato pubblicato il libro di poesie

“Petali di parole” di Tiziana Mazzaglia

 

Il libro di poesie di  Tiziana, edito da UniversItalia, è diverso da tanti altri perché in esso il lettore coglie (anche se solo con la fantasia) quella dolcezza percepibile da una carezza diretta di una mano che ti sfiora la guancia e che, comunque, ti costringe a pensare anche a distanza
Il libro di poesie di  Tiziana, edito da UniversItalia, è diverso da tanti altri perché in esso il lettore coglie (anche se solo con la fantasia) quella dolcezza percepibile da una carezza diretta di una mano che ti sfiora la guancia e che, comunque, ti costringe a pensare anche a distanza.
Per questo Tiziana oltre ad essere una brava insegnate e scrittrice, con questa libro ha dimostrato di essere anche un poeta sensibile con capacità di stimolare i sentimenti più profondi, proprio attraverso il suo nuovo modo di comunicare.
Come si sa la poesia è nata prima della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come l’antichissimo canto dei contadini e i racconti dei cantastorie. Nei paesi anglosassoni la trasmissione orale della poesia, era molto forte e lo è ancora tutt’oggi.
In Italia, la parola poesia indica una forma letteraria con regole precise che riguardano la rima, la struttura del verso e dell’intero componimento e Tiziana Mazzaglia ha rispettato concretamente queste indicazioni nel suo libro “Petali di parole”.
Va aggiunto altresì che la poesia è l’arte di usare, per trasmettere un messaggio, il significato semantico delle parole insieme al suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia di Tiziana ha, quindi, in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d’animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa. Siccome la lingua nella poesia ha una doppia funzione di vettore sia di significato sia di suono, di contenuto sia informativo sia emotivo, la sintassi e l’ortografia non devono subire variazione (le cosiddette licenze poetiche) perché l’impegno quotidiano di Tiziana, soprattutto come insegnante, ha fatto si che tutto venisse curato nei minimi particolari ( per saperne di più: allegato 1 – recensione – Allegato 2).

Allegato 1 _ recensione


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